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Firma unanime per l’accordo raggiunto da Organizzazioni sindacali regionali – Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat, Uil Fpl, Uiltucs – e cooperative sociali regionali – Legacoop, Confcooperative e Agci – che introduce una nuova “una tantum” che permetterà ai lavoratori impiegati presso cooperative sociali inadempienti rispetto al CCNL 2017-2019 di vedere riconosciuto il loro diritto agli arretrati.
Una soluzione fortemente sostenuta dalle sigle sindacali e giunta, dopo mesi di confronto, nel corso della riunione che si è tenuta lo scorso 18 giugno 2020 e che ha portato al documento siglato definitivamente oggi.

Stando all’ultimo rinnovo del CCNL 2017-2019 sottoscritto il 21 maggio dello scorso anno, infatti, i datori di lavoro avrebbero dovuto dare copertura economica, al periodo 1 gennaio 2017-31 dicembre 2019 con l’erogazione di una “una tantum” di Euro 300, corrisposta ai lavoratori in due tranches, la prima dell’importo di Euro 200 all’atto della firma del rinnovo contrattuale, e la seconda dell’importo di Euro 100, nel mese di luglio 2019. Ad oggi, purtroppo, molte cooperative sociali sono ancora inadempienti rispetto a questo punto del CCNL 2017-2019.

La contrattazione sindacale ha stabilito, quindi superando limiti di tempo definiti dal CCNL di strutturare la proposta di una nuova “una tantum” che i datori di lavoro dovranno pagare, in aggiunta a quella precedentemente concordata, entro Luglio 2020 o entro Dicembre 2020: nel primo caso (erogazione entro Luglio 2020) l’ammontare della nuova “una tantum” sarà incrementata di Euro 30, nel secondo caso (erogazione tra Agosto e Dicembre 2020) di Euro 50.

La proposta ha trovato l’accordo di tutte le parti.

A vigilare sul rispetto dell’intesa sarà il Comitato misto paritetico regionale della Sicilia, istituito il 18 marzo 2020 e composto da rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e delle parti datoriali.

Quello raggiunto tra organizzazioni sindacali e cooperative sociali regionali è da considerarsi un risultato significativo da più punti di vista. Innanzitutto, perché ancora una volta l’azione sindacale ha permesso di non lasciare disatteso il diritto dei lavoratori al rispetto del contratto di lavoro. E, infine, perché la fruttuosa collaborazione tra Organizzazioni sindacali e parti datoriali è da considerarsi di buon auspicio nell’ottica della costruzione di percorsi comuni da portare avanti nei confronti della pubblica amministrazione per le sfide future, non ultima al rispetto del contratto collettivo nazionale e del costo del lavoro nelle gare di evidenza pubblica.