PALERMO – “Siamo stanchi di attese, rinvii ed annunci. La Regione proceda immediatamente con ciò che serve per una efficace e ‘rapida’ amministrazione e rinegozi l’accordo Stato – Regione”, dichiarano e rivendicano con estrema urgenza, Paolo Montera e Fabrizio Lercara rispettivamente segretario generale e responsabile del dipartimento ente Regione della Cisl Fp Sicilia, che proseguono elencando le priorità, sinora disattese.
“Non si capisce perché ancora non si sia proceduto alla nomina dei vertici dell’Aran Sicilia, scegliendo un comitato direttivo autorevole e competente, per rinnovare al più presto i contratti, ormai ampiamente scaduti. Inoltre, a fronte della sentenza della Corte Costituzionale sulle norme regionali per la riclassificazione, occorre procedere all’emanazione di un’ulteriore norma e reperire le risorse necessarie. Un ordinamento professionale vecchio di 23 anni non serve a nessuno. Lo dobbiamo a tutti i cittadini siciliani e alle imprese della nostra Isola che meritano servizi migliori e risposte celeri e lo dobbiamo ai dipendenti regionali che non possono più attendere perché l’inflazione ha fortemente ridotto il loro potere d’acquisto e sono rimasti indietro rispetto a tutti i lavoratori della pubblica amministrazione d’Italia”.
“In merito alla dirigenza – proseguono i sindacalisti -, si parla tanto di riforma e va fatta. Ma deve essere chiaro che non va mortificata la categoria con selezioni, per continuare a svolgere la stessa attività dopo quasi cinque lustri di esperienza sul campo e dopo aver, moltissimi di loro, aver già sostenuto un concorso. Lo Stato, da una parte mostra un esagerato rigore, dall’altra sta procedendo a stabilizzare dirigenti attraverso un semplice colloquio. Un altro dei punti, questo, da rinegoziare con lo Stato. A proposito sempre di dirigenza e di ciò che si attua nello Stato e non in Regione, sollecitiamo il governo a ricoprire quei posti vacanti della dirigenza, attribuendo gli incarichi ai funzionari che attualmente le reggono e che sono qualificati a farlo grazie all’esperienza maturata sul campo, ai titoli posseduti ed in perfetto ossequio al testo unico del Pubblico impiego”.
“Tutto ciò è ormai inaccettabile, da tempo sosteniamo la necessità di una complessiva ed organica riforma della pubblica amministrazione regionale. Piuttosto che fare annunci si prosegua in questa direzione. La Regione sta perdendo qualsiasi appeal, come dimostrano anche le numerose rinunce dei neo assunti. Occorre correre ai ripari se non si vuole perdere la straordinaria opportunità data dal PNRR
e dalle altre risorse extra regionali. Il presidente Schifani e l’assessore alla Funzione pubblica Messina – concludono i sindacalisti della Cisl Fp Sicilia – decidano in tempi stretti come intendono agire per migliorare le condizioni di lavoro del proprio personale”.