Skip to main content

Dopo l’assemblea del 25 maggio scorso, che è stata seguita dai colleghi di tutta l’Isola, nel corso della quale i nostri associati hanno confermato la volontà di andare avanti con i lavori del rinnovo contrattuale per il personale del comparto della Regione Siciliana, la nostra azione continua, senza sosta, affinché la Giunta regionale dia mandato all’Aran Sicilia di proseguire le trattative. Lo stop delle trattative è inaccettabile e non è previsto da nessuna norma! Per questo, le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Ugl hanno scritto una nota con cui sollecitano il Governo in questa direzione.

Ecco il testo integrale della nota:

“Le scriventi segreterie regionali non possono permettere che si fermino le trattative per il rinnovo del contratto del personale del comparto della Regione Siciliana. Tra i motivi più urgenti: la scadenza al 10 agosto dei vertici dell’Aran Sicilia e il rischio di perdere le risorse destinate con l’ultimo bilancio regionale al nuovo contratto se non vengono utilizzate nei tempi previsti e per lo scopo per cui sono state stanziate.

Ferma restando la nostra posizione di non arretrare di un passo sul percorso di riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione del personale, abbiamo ricevuto mandato pieno da parte dei nostri associati rispetto al fatto che non si può arrestate il rinnovo del contratto collettivo dei regionali. Lo dobbiamo, quindi, non soltanto ai lavoratori, ma ai siciliani tutti che hanno diritto a una macchina amministrativa performante e al passo con tutto ciò che richiede la programmazione e la spesa dei fondi del PNRR.

Con grande impegno siamo riusciti a ottenere da Governo e Parlamento l’appostamento nella Finanziaria regionale 2022-2024 delle prime risorse necessarie ad avviare il percorso di riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione di tutto il personale della Regione Siciliana, con l’impegno da parte del Governo a integrarle sino al tetto massimo attualmente previsto dalla Legge di bilancio dello Stato, con la consapevolezza che non è abbastanza, ma è un primo passo. Purtroppo, al riguardo, siamo consapevoli di tutti i limiti previsti a legislazione vigente che ci rendono consapevoli dell’insufficienza e della insicurezza delle risorse.

Chiediamo, pertanto, che l’Aran Sicilia non si fermi e di proseguire, quindi, con le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti regionali 2019/2021.

Non possiamo accettare di mettere a rischio anche il rinnovo del CCRL le cui percentuali di incremento sono pari agli altri comparti pubblici e già stanziate. E’ necessario, oggi più che mai, potenziare i salari che sono fortemente erosi dall’inflazione galoppante e riadeguare tutti gli istituti contrattuali.

Continueremo a mettere tutto il nostro impegno per spiegare la reale situazione a tutti i lavoratori e non esiteremo a mettere in atto ogni iniziativa utile a far proseguire le trattative fino al raggiungimento del risultato.

Non lasceremo che i dipendenti regionali restino, ancora una volta, indietro rispetto a tutti i colleghi del resto d’Italia e di tutti gli altri dipendenti pubblici della Sicilia che già da questo mese, percepiranno gli arretrati contrattuali.

Si resta in attesa di urgente riscontro”.