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Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Ugl, sono stati auditi oggi dalla Commissione Bilancio dell’Ars sul tema della riclassificazione e riqualificazione professionale del personale regionale.

A fronte di una forte apertura al dialogo e di un atteggiamento disponibile e risolutivo da parte del Presidente della Commissione, dell’Assessore della Funzione Pubblica, dei deputati e della delegazione dell’assessorato, si deve constatare come continuino a insistere alcune delle criticità nel tempo evidenziate e, in particolare, per ciò che riguarda la riclassificazione del personale. Nel corso dell’incontro è emerso che, se pur essendo auspicato che la riforma dell’ordinamento professionale debba riguardare tutti i Regionali con particolare attenzione per le categorie più basse che arrivano con difficoltà alla fine del mese e che spesso sono chiamate a svolgere massoni superiori all’interno degli Uffici, si deve costatare come questa potrà essere realizzata solamente all’interno del perimetro disegnato dalle norme statali e, pertanto, ricorrendo al budget dello 0,55 per cui, più volte, ci siamo spesi affinché venisse stanziato.

E’ necessario precisare che, al momento, queste somme tra l’altro, insieme a quelle per l’incremento salariale (0,22), sono oggetto di un’impugnativa statale che sta ulteriormente complicando lo scenario. Infatti era proprio per evitare ciò, che avevamo chiesto di rifinanziare queste somme nella prima finanziaria del nuovo governo.

L’assessore Messina ha dato rassicurazioni in merito al mandato del commissario dell’Aran Sicilia a poter proseguire la contrattazione sul rinnovo contrattuale 2019/2021, fermo restando il problema, però, dello stanziamento delle risorse relative allo 0,55 e dello 0,22 su cui stanno lavorando. Queste somme verranno appostate, questa volta con una copertura diversa, all’interno del collegato alla Legge di stabilità, di prossima discussione presso l’ARS.

Nelle more, a seguito delle nostre continue pressioni, l’assessore Messina ha dato rassicurazioni anche in merito al superamento della gestione commissariale dell’Aran Sicilia con la nomina, a breve, del comitato direttivo dell’Agenzia per definire, nell’immediato, la contrattazione del rinnovo del contratto di lavoro scaduto da tempo.

Fondamentale, purtroppo, la chiarezza fatta oggi rispetto al fatto che eventuali economie che deriveranno dall’applicazione dei rinnovi contrattuali, non potranno, per via di vari vincoli finanziari e normativi, essere utilizzate per la riqualificazione e riclassificazione del personale in aggiunta alle risorse dello 0,55. Pacifico, altresì, il fatto che il rinnovo del contratto poteva avvenire prima della scadenza della nomina della precedente Aran Sicilia (estate 2022) quando solo le scriventi erano pronte a sottoscriverlo per consentire l’immediata liquidazione degli arretrati e dell’aumento a regime.

Il presidente della commissione ha chiuso i lavori dicendo che oggi sono stati chiariti i principali problemi della categoria e che verranno fatti i dovuti approfondimenti per capire come meglio affrontarli.
Noi gli impegni li manteniamo. Adesso ognuno faccia la sua parte.