“Con l’approvazione all’Ars della norma che riguarda i lavoratori Asu si chiude oggi in Sicilia, dopo quasi 25 anni, una brutta storia di precariato. I 4.571 lavoratori rimasti nel bacino e distribuiti nelle nove province possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Dopo anni di impegno e dialogo serrato con le Istituzioni siamo riusciti a portare a casa un significativo e importantissimo risultato”. A dirlo i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e UilTemp, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera e Danilo Borrelli.
I lavoratori Asu, da quasi 25 anni, lavorano in enti e strutture, anche con incarichi di responsabilità, con solo un sussidio di 590 euro mensili. Sono così distributi nelle nove province dell’Isola: Messina 1538, Palermo 840, Agrigento 648, Trapani 627, Ragusa 331, Catania 197, Siracusa 133, Caltanissetta 133 ed Enna 124.
“Adesso, attendiamo l’approvazione definitiva della Finanziaria. Poi, il nostro lavoro continuerà fino a quando le stabilizzazioni non saranno tutte completate”, concludono i sindacalisti.